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La sorpresa di mezzanotte: Woody batte Volo

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Questo week-end è sucessa una cosa bella. Una di quelle che quando le sai la giornata è improvvisamente in discesa. E’ un po’ come McEnroe battesse Federer:  al giorno d’oggi però. Nel senso che non è   una cosa che ti aspetti. Nemmeno da chi come Woody Allen è abituato a essere un fuoriclasse, un numero uno. Però che Woody, a 76 anni suonati, supearsse, anzi stracciasse, Fabio Volo, uno che quando arriva le ragazzine urlano, mica ci scommettevano in molti. Eppure è accaduto: “Midnight in Paris” è primo al botteghino. E non per poco, non per caso: 2,2 milioni di Woody contro 1,4 del film con Volo, personaggio tv, divo della radio, scrittore per tutte le stagioni. Al primo posto del box office secondo le previsioni avrebbe dovuto starci lui: e invece no. Invece, il film di Woody, nonostante sia uscito in meno copie, ha sbaragliato la concorrenza: moderni Peter Pan, comici, vampiri, cartoon. La cosa fa piacere: un po’ perché Woody a questi grandi successi non c’è abituato. Ma di più perché il film non solo è divertente, ma fantasioso, colto, sorprendente. Un incantesimo che ha stregato anche gli americani: in Usa, dove Woody di solito si accontenta di qualche sala mezza piena a New York, il film ha incassato 55 milioni di dollari, tre volte quanto è costato. E’ il più grande successo in patria di un film di Allen da anni a questa parte. E, almeno in Italia, a giudicare dal tam tam che si è scatenato su Facebook e dall’interesse che la mitica Parigi degli anni ’20 è tornata a suscitare, non è finita qui.

 

 

 


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