Cannes – Evviva, Woody Allen e’ tornato, in forma come ai bei tempi. You Will Meet a Tall Dark Stranger (Incontrerai uno straniero alto e misterioso, ma siamo curiosi di vedere quale sara’ il titolo italiano: a proposito, uscira’ in dicembre da noi) ci riconcilia con un autore che allo scoccare dei 75 anni rinuncia ad essere anche interprete ma non si arrende alla vecchiaia, anzi la combatte e la esorcizza con una commedia frizzante, scritta con fantasia e spirito leggero sul tema molto serio che ad Allen (a tutti, direi) fa piu’ paura: la morte. “Sono fortemente contrario alla morte”, ha detto Allen in conferenza strappando un’altra risata – esaurite quelle della proiezione – a una platea adorante, dopo essersi concesso la solita vezzosa passerella con il cappello da pescatore che solo un Maestro come lui puo’ impunemente indossare al photo call. Come quello di Leigh, anche quello di Allen e’ un film che racconta una famiglia in fase di big bang: gli anziani genitori (il “Cannibale” Bob Hopkins e Gemma Jones) si separano. Per la precisione e’ lui a lasciare lei, per non darla vinta a una vecchiaia rifiutata, tanto da imbarcarsi – a costo di aiutarsi col viagra – in un’avventura con un’equivoca “attrice” (Lucy Punch: strepitosa nella parte della bellissima finta oca, tanto brava da farci venire il sospetto che non reciti…). La moglie rifiutata, Helena, trova aiuto in una veggente ciarlatana ma tanto convincente da restituirle fiducia e voglia di vivere un altro amore. Nel canovaccio mirabilmente intrecciato e disseminato di momenti esilaranti e colpi di scena inattesi (la “resurrezione” di un amico dato per morto) trovano spazio le mutevoli vicende sentimental-lavorative della figlia della coppia (Sally, la sempre deliziosa Naomi Watts), del genero scrittore in crisi di creativita’ (l’ubiquo Josh Brolin, notevole anche in Wall Street), in un carosello di incontri-scontri-seduzioni-abbandoni che portano alla conclusione che “le illusioni possono guarire meglio delle medicine”. Non c’e’ la profondita’ intimista di Leigh, e’ la Londra dei quartieri alti e non la campagna bucolica ai margini della metropoli lo sfondo della storia, ma sarebbe ingiusto penalizzare nel giudizio una pellicola decisamente gradevole e riuscita, in cui tutti gli attori (ci sono anche Antonio Banderas e la incontevole Freida Pinto di Millionaire) assecondano al meglio la ritrovata vena di un maestro di ironia. Morire sarebbe ancora piu’ brutto, sapendo di perdere altre future risate del nostro Woody.
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You Will Meet a Tall Dark Stranger, Woody Allen e’ tornato!
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